Pagine

venerdì

MAPPE

Feci un corso online su come realizzare mappe concettuali e facendo pulizia sul pc ne ho trovato alcune.















Questa invece è un esempio di mappa mentale


lunedì

attività natalizia

Il 22 dicembre, ultimo giorno scolastico prima delle vacanze natalizie sono stata in prima. Dovendo entrare alle 10,30 mi sono anticipata per fare gli auguri agli altri alunni. Per quel giorno avevo scaricato dal web le cartelle con immagini per fare una tombolata con i bambini, ma la mia stampante era rotta e a scuola non c'era il collegamento ad internet. Inizialmente mi sono avvilita, perchè non sapevo come trattenere gli alunni per 3 ore, ma poi mi è venuta l'idea di far costruire stesso ai bambini la propria cartella: ho fatto disegnare una griglia di 4x2 caselle; alla lavagna ho disegnato diversi simboli natalizi (una quindicina) ed ho invitato a copiare quelli che a loro piacevano, cercando di non disegnarli nell'ordine come alla lavagna; intanto ho riprodotto i disegni su pezzetti di carta, piegati e messi in una scatolina (grazie anche alla collaborazione di due ex alunne che erano venute a trovarmi).
Finalmente, quando tutti avevano terminato, abbiamo fatto due giri di tombola con grande divertimento dei piccoli.


domenica

tecnologia/ed. alimentare/geografia

Che fine fanno tutti i depliants pubblicitari dei vari ipermercati e di cui abbiamo le cassette della posta piene?
Molti finiscono nella spazzatura, ma io li riciclo per attività didattiche, come quella di ieri: servivano immagini dei derivati del latte per il laboratorio di educazione alimentare.
La collega di scienze, dovendo spiegare le caratteristiche dei mammiferi, ha preso ad esempio gli animali visti alla fattoria ed in particolare di quelli utilizzati per la produzione del latte. Poi sul quadernone ha fatto scrivere il processo di pastorizzazione. Avrei voluto far fare lo yogurt a scuola, ma la collega che aveva la yogurtiera era ammalata e ho rimandato per dopo le vacanze natalizie. Cosa fare? Non mi sono persa d'animo: perchè non parlare dei derivati del latte? Detto, fatto! I depliants erano già a scuola e così ho chiesto di trovare le immagini relative ai latticini e a tutti i prodotti che sapevano derivassero dal latte.
Sul quadernone hanno eseguito un'attività simile a quella della scheda.
La merenda è stata fatta con la premuta d'arance, fatta al momento con il premiagrumi portato da casa.
L'hanno assaggiata anche i bambini che non l'avevano mai bevuta, perchè dicevano che non piaceva. La compagnia a volte aiuta!
Dopo ho parlato della LEGENDA in geografia.
Ho chiesto di guardare la pianta e i disegni fatti di lato. Poi ho disegnato un ovale alla lavagna, dicendo che rappresentava un oggetto visto dall'alto: sapete di cosa si tratta? Alcune risposte e molte perplessità. Perchè non riuscite a dire di cosa si tratta? Osservate bene la pagina con la pianta. Silenzio. Poi a Pio si accende la lampadina: perchè non c'è scritto vicino cos'è! Bravo! Quindi, quando vogliamo rappresentare qualcosa in pianta abbiamo bisogno di far capire di cosa si tratta. Poi ho chiesto cosa significasse il quadratino rosso che avevano disegnato all'inizio pagina ed in coro hanno risposto che era il quadratino di geografia. Certo, e quando dobbiamo fare storia fate il quadratino.........Azzurro! E musica? Arancione! E perchè sapete il colore di ogni disciplina? Perchè li teniamo nella prima pagina del quaderno. Andiamo a vedere. (solo pochi avevano ancora il primo quaderno)

 Ecco, questo lavoro che abbiamo fatto si chiama LEGENDA: i quadratini colorati sono i simboli che abbiamo dato ad ogni disciplina e accanto abbiamo spiegato con le parole cosa significassero. Lo stesso avviene sulle piante di spazi chiusi come l'aula e di spazi aperti come una città o un quartiere. ora proviamo a disegnare alcuni oggetti visti di fronte poi li disegneremo visti dall'alto e accanto scriveremo la sua spiegazione.

(scheda realizzata in prima)

giovedì

Scienze

Ieri, chi fosse entrato in classe le ultime ore, avrebbe sentito un miscuglio di odori che non aveva niente di scuola.
Abbiamo fatto il "gioco" degli odori dopo aver preparato prima l'attività sul quaderno:  ho strofinato o spruzzato vari aromi su un pezzetto di scottex (1 pezzetto per ciascun aroma) e ho invitato i bambini ad annusare e a stabilire se era un cattivo o un buon odore. Li ho lasciati liberi di scegliere, in base al loro olfatto. Quando siamo arrivati all'aglio ero convinta che non piacesse a nessuno, ma Luca ha detto che gli piaceva l'aroma dell'aglio, quindi lui avrebbe scritto che era un buon odore. 
Poi abbiamo discusso sull'importanza dell'olfatto e di alcuni pericoli che può evitaci come ad esempio nel caso di una fuga di gas.
L'attività ha richiesto molto tempo e non è stato possibile fare geografia. Abbiamo solo ripetuto i canti per il coro di Natale.
Lavoro svolto sul quaderno

domenica

Per il Natale

Poesie in napoletano

Natale
Comm' 'è bell’ Natale
a sera d'a vigilia:
è tutta n'allegria
pa' nascita e Gesù.
A tavola apparicchiata,
‘o presepe sta stutato
pecchè a mezzanotte
s'adda appiccià.
Mamma' dint' ‘a cucina
prepara ‘e cos’ bone
frij ‘o capitone
ca nun ce pò manca'!
“A cas' è chin è fummo”,
abbia alluccà papà,
“arapite stu balcone
ca nun se pò respirà.”
O nonno friddigliuse,
che mane dint’ ‘e mane,
annanz' a nu vrasiere,
se piglia tutt' ‘o calore.
Mammà à penzato a tutto
p’ ‘o pranzo natalizio
‘e vongole, ‘o capitone,
e vruoccole c’ ‘a gallina,
e ciociole co' mellone,
e ‘o dolce c’ ‘a vermutte,
insomma ce sta tutto.
Natale è provvidenza
ce penza ‘o Bambeniello
po’ ricco e ‘o puveriello,
niente fa manca'.
Ma ‘a festa poc’ dura
si dint’ ‘a chisti core
nun nasce ‘o desiderio
‘e chiedere ‘o Bambeniello
‘na vera pace ‘ncopp a stu munno.
‘Na pace che cancella
tant'odio e guapparia...
e dint' ‘a nu solo abbraccio
stregne tutta l'umanità.


PECCHE’ SULO A NATALE?

‘O suono ‘e na zampogna
na smania ‘e vulè bbene,
N’albero chino ‘e luce
nu desiderio ‘e pace.
Se stenne ‘a mano pure
a n’antico rivale
se sprecano l’augurie,
è ggià, pecch’è Natale.
Sarrà p’‘o clima ‘e festa
che porta ‘a ricurrenza,
‘o core cagna veste
ritrova na cuscienza.
‘Sta vita, pe’ nu juorno
diventa na livella
e ‘a ggente tutt’attuorno
chisà, pare cchiù bella!
Pure n’ommo ‘nfamone
carezza n’animale
nun fà cchiù ‘o fetendone
le pare naturale.
‘O popolo ‘e stu munno,
arravugliato ‘e male,
diventa bbuono ‘nfunno…
Pecchè sulo a Natale?
(Luciano Somma)

sabato

Storia/tecnologia

Giovedì abbiamo ripetuto le parole e le frasi della CONTEMPORANEITÀ già trattate l'anno scorso.
Prima li ho portati a pensare a cosa stessero facendo nello stesso momento alcuni familiari, ed altri lavoratori, poi  ho fatto disegnare le vignette con le didascalie, infine ho chiesto di unire le frasi con mentre, intanto, nello stesso momento, contemporaneamente.
Come seconda attività ho dato da unire 3 frasi, usando le parole della contemporaneità.


Venerdì, sul quadernone di laboratorio di educazione alimentare, per tecnologia, ho fatto realizzare le fasi per preparare una frittata. Ho pensato a questa attività, collegandomi a quanto ha fatto la collega per introdurre in scienze le caratteristiche degli esseri viventi: ha preso spunto dagli animali osservati durante la visita alla fattoria ed in particolare agli animali del pollaio.
Come sempre, ho introdotto l'attività con un breve racconto su ciò che accade ai protagonisti durante il loro soggiorno alla masseria.





La stessa attività l'ho fatta fare nella seconda G per storia, disegnando in disordine le vignette e facendole mettere in ordine con i numeri ed infine facendo verbalizzare il procedimento con l'uso delle parole del tempo.

Oggi, visto che tutti hanno compreso il concetto di contemporaneità, sono passata ad affrontare un nuovo obiettivo: CAUSA-EFFETTO.
Dapprima ho fatto disegnare due scenette che rappresentavano quanto era accaduto ieri all'uscita da scuola: una mamma era svenuta e non si riprendeva ed è stata chiamata un'ambulanza. 
Sotto alle vignette abbiamo scritto le frasi che le rappresentavano, poi ho chiesto: perché ieri è arrivata a scuola l'ambulanza? Perché la mamma di un alunno è svenuta! Secondo voi, quale delle due frasi indica la causa? E' arrivata un'ambulanza, ha risposto Francesco. Ma l'ambulanza sarebbe arrivata se la mamma non fosse svenuta? No! Allora, qual è la causa dell'arrivo dell'ambulanza? La mamma che è svenuta! Bene.
Sono passata ad altri esempi, chiamando soprattutto a rispondere quei bambini che presentano difficoltà di logica. Ad un certo punto, visto che 3 di loro non riuscivano a rispondere, ho fatto mimare una scenetta: un bambino ha finto di dare uno schiaffo al compagno e quest'ultimo ha gridato: Aih! Poi li ho fatti riflettere: perché Fabiana ha gridato? Perché Pio le ha dato uno schiaffo. Bene. E se invece chiedo: qual è la causa del pianto di Fabiana? Lo schiaffo di Pio. Ok, ma se Pio non avesse dato lo schiaffo, Fabiana avrebbe gridato? No. Quindi il grido di Fabiana è la causa o la conseguenza (l'effetto) dello schiaffo di Pio? La conseguenza.
Quando mi sono accertata che tutti avessero capito, sono passata ad una seconda attività, questa volta per verificare se realmente avessero compreso. 




Laboratorio/tecnologia

Lunedì scorso abbiamo ripetuto le caratteristiche dei poligoni regolari. Come potremmo disegnare un esagono regolare? Vi aiuto dicendo che potremmo farlo in due modi con due strumenti diversi. A questo punto i ragazzi hanno subito risposto: con il goniometro e il compasso. Ok, ma come farlo con il goniometro? Vista la perplessità, li ho invitati a prenderlo e a riflettere su quanto ripetuto sui poligoni regolari. Finalmente Nicola ha esclamato: Gli angoli sono tutti uguali quindi possiamo fare 360 diviso il numero degli angoli, cioè sei. Bravissimo. Ma oggi non lo disegneremo con il goniometro: useremo il compasso, perché vi permette di tracciarlo anche più piccolo.
Dopo averlo disegnato, ho notato che molti sono migliorati nel maneggiare lo strumento, 7/8 hanno la predisposizione per il disegno tecnico, 5 hanno sbagliato, perché non hanno ancora capito che il compasso serve per trovare dei punti su una linea che servono per stabilire i vertici dei poligoni. Dopo un'ulteriore spiegazione l'hanno eseguito bene.
Avendo ancora un po' di tempo, ne ho fatto realizzare un altro in scala 1:2
La prossima settimana disegneremo l'esagono con il goniometro.


GEOGRAFIA

La volta precedente abbiamo parlato di pianta e degli oggetti e spazi visti dall'alto. Ieri ho ritenuto opportuno parlare di come si può rimpicciolire una figura o uno spazio per rappresentarli su una pianta. I bambini hanno eseguito la seguente attività sul quaderno, guidati da me. Prima hanno disegnato un quadrato con il lato lungo 8 quadretti e diviso in 16 parti, poi ho dato la consegna: ogni 2 quadretti sono uguali a 1 quadretto; quindi se il lato del quadrato è lungo 8 q., quanti quadretti deve essere il lato del quadrato che ora andremo a disegnare? Pio, il genio matematico, ha subito risposto: la metà, cioè 4. Bravo, e se prima ogni due quadretti abbiamo tirato la linea per creare la griglia, ora ogni quanti quadretti tireremo la linea? Uno! Quando hanno finito, solo due avevano sbagliato. Siamo passati a disegnare una matita e a rimpicciolirla: anche per questo lavoro è andato bene, tranne alcuni che hanno trovato difficoltà per la punta.
Osserviamo ora i disegni, cosa è cambiato? L'abbiamo rimpicciolite. Si, ma rimpicciolendole è cambiato qualcosa? Domenico, altro genio matematico, ha risposto: la grandezza! Bravo, infatti prima erano grandi così, ora sono più piccoli. E che cosa invece non è cambiato? La forma! Hanno esclamato tutti. Bene, allora scriviamolo sul quaderno.
Ora, se volessimo rappresentare sul quaderno la nostra aula, cosa dobbiamo fare? La dobbiamo rimpicciolire! Giusto, ma la dobbiamo disegnare identica a questa, come possiamo fare? Vediamo quanto misura! Pio a volte mi fa rimanere di stucco. Ecco, dobbiamo misurarla, ma come? Prendiamo il "centometro"! Nuovamente Pio: sicuramente ha ascoltato il fratello più grande. Ma non abbiamo il "centometro" (ho preferito non correggerlo). Visto che nessuno rispondeva, ho proposto di guardare il pavimento, a questo punto a Bruno si è accesa la lampadina: contiamo quante mattonelle ci sono e ogni mattonella diciamo che vale un quadretto! Bravo! Allora facciamo così: 4 bambini contano quante mattonelle ci sono lungo ogni parete e poi andremo a disegnarle. Pio: maestra, non c'è bisogno di misurare tutte le pareti, perchè questa è uguale a quella (indicando le pareti opposte) e questa è uguale a quella! Pio, a volte mi spaventi! Bambini, ha detto bene Pio? Siiii! Allora servono solo 2 bambini. Le pareti sono lunghe 23 mattonelle per lato. A lavorare. Che forma ha la nostra aula? E' quadrata. Ora proviamo a disegnare qualche oggetto che si trova nell'aula. Ho indicato il cestino e ho fatto notare che occupava lo spazio di una mattonella, quindi come deve essere grande? Come un quadretto. Appositamente l'ho disegnato visto di fronte, ma mi hanno corretto: dobbiamo disegnarlo visto dall'alto. quindi l'ho ridisegnato tracciando un cerchio. Abbiamo proseguito con l'armadietto e con la scrivania, disegnandoli prima in legenda e poi cercando di sistemarli sulla pianta dell'aula, più o meno rispettando la posizione. Infine abbiamo messo in legenda il banco e ho dato per casa da disegnare sulla pianta fatta in classe tutti i 12 banchi, disponendoli a loro piacimento.
Ed ecco la scheda della seconda attività:

venerdì

SCIENZE E MUSICA

Per concludere il senso dell'udito e contemporaneamente far fare musica, ho fatto realizzare sul quaderno questa attività:


Prima di passare alla fase operativa, abbiamo giocato ai versi degli animali, poi ho chiesto come mai riuscivamo ad imitarli ed Ivan ha risposto: perchè li ho sentiti! E quindi hai usato? L'orecchio! Ossia? L'udito. Allora una persona sorda può ripetere ciò che gli viene detto? Nooo! in coro. Giusto. Molte persone che nascono sorde, sono anche mute, non perchè non hanno la voce, ma semplicemente non riuscendo a sentire, non sanno ripetere quello che gli viene detto. A proposito di versi degli animali, secondo voi sono suoni o rumori? Bene, e sono naturali o artificiali? A questa domanda li ho visti spaesati, perchè non abbiamo parlato della distinzione tra mondo naturale e mondo artificiale; ho allora chiesto se gli animali sono costruiti dall'uomo: no! Quindi tutto ciò che l'uomo non costruisce è naturale. (Approfondiremo l'argomento in seguito)
Siamo passati a fare un esperimento per introdurre l'olfatto: ho bendato un bambino e gli ho messo sotto il naso il vasetto della colla vinilica. Avverti un odore? Si. Sai dirmi di cosa si tratta? No. Poi l'ho sbendato e gli ho mostrato la colla: non l'aveva mai usata. Ma il tuo naso ti ha avvertito che c'era intorno a te un odore diverso? Si. Quindi, il naso ci permette di sentire... gli odori! Solo? No, respiriamo pure con il naso! Ci fa sentire la puzza! Possiamo allora dire che il naso ci fa sentire sia i profumi che gli odori? Siiiii!
E allora andiamo a scriverlo! 
Dopo ho verificato subito se avessero capito ed ho fatto eseguire un semplice esercizio, ma prima ho fatto leggere le parole alla lavagna.
Questa l'attività svolta

mercoledì

geografia/scienze/musica

Classe prima

Classe prima

geografia/scienze/musica

Il reticolo
Per presentare e far comprendere l'uso del reticolo, ne ho disegnato uno alla lavagna, ho guidato gli alunni a riprodurlo sul quaderno, spiegando che le linee, incrociandosi formano righe che si chiamano con il numero rispettivo e colonne che si chiamano con le lettere rispettive, poi, chiusi i quaderni, ho raccontato la storia di un pilota di aereo che avvista degli UFO e chiama la torre di controllo. "Dove si trovano?  Mando una pattuglia aerea a catturarli!" Il pilota, ancora alle prime armi, non sa rispondere e dopo un po' si perde anche lui e nessuno riesce più a trovarlo.
Un secondo pilota avvista anche lui degli UFO. "Torre di controllo, qui è il comandante Tim, ho avvistato 5 oggetti volanti non identificati, cosa devo fare?" "Datemi le coordinate geografiche e manderò una pattuglia a catturarli." Il comandante Tim gliele dà e gli UFO vengono catturati, liberando lo spazio aereo.
A questo punto ho chiesto cosa ha dato il pilota alla torre di controllo: volevano dirlo, ma era la prima volta che sentivano questo nome e non ci riuscivano; ho ripetuto più volte "coordinate geografiche" e ho domandato come avesse fatto il comandante Tim a far trovare gli UFO con esse. "Vai qui!" ha detto Luca, indicando la casella.
Gli ho fatto notare che la torre di controllo non vede nè gli UFO, nè il pilota. Visto che non riuscivano a districarsi, ho chiesto: In quale colonna si trova il primo Ufo? B hanno risposto in coro. E in quale riga? 1
Bene, allora scriviamolo: B,1. Ecco, allora come ha fatto Tim! Sì, proprio così e B,1 è una coordinata geografica utile alla torre di controllo per localizzare il primo Ufo.
Per controllare che tutti avessero capito, li ho chiamati tutti per il gioco inventato lì per lì "Gli acchiappa figure"
Tutti sono stati bravissimi. Ed ora copiate gli UFO, facendo attenzione a non sbagliare la posizione in cui li ho messi e poi scrivetemi le coordinate.
Hanno avuto tutti Super campione/campionessa! Io? soddisfattissima!

Successivamente siamo passati ad un'attività di scienze/musica.